mercoledì 6 ottobre 2010

Polifedele

Io non sono un’infedele. Sono una polifedele.

L’ho guardata a lungo, senza capire. Una polifedele?

Certo, replica lei.

Tutta colpa di un articolo che campeggia beato sulle pagine di una nota rivista. Non l’avevo notato. E dire che sono abbonata. Recupero l’articolo e mi documento. Quella che segue è la mia interpretazione dei fatti.

Un polifedele, in pratica, è qualcuno che, per eccesso di emotività, di amore e di generoso espansionismo sentimentale, è incapace di avere una relazione alla volta. Le relazioni devono essere minimo due, più varie ed eventuali. I polifedeli si dividono in due categorie: i diversisti, che cercano compagni che non si assomigliano per niente, e i collezionisti, che preferiscono invece la presenza rassicurante di tipologie umane molto simili tra loro. Fatti due conti, la mia amica risulta essere una polifedele diversista, assolutamente felice di aver trovato, sulle pagine di una rivista alla moda, l’istituzionalizzazione codificata delle sue capriole affettive. Naturalmente è stata spiegata anche la differenza tra la polifedeltà, nuova frontiera della poligamia, e l’infedeltà, ormai sorpassata da decenni di bypass della coscienza: l’infedele, povero lui, si macera di sensi di colpa, si tortura e si tormenta; il polifedele, invece, non si pone il problema e vive tranquillo e per lo più sereno. In sostanza il polifedele è autorizzato, per natura e imprescindibile necessità, a condurre la propria monogamia contemporaneamente su più fronti. L’infedele, infelice, non ne è in grado.

Illuminante, no?

15 commenti:

Silas Flannery ha detto...

Chissà come si sente un polifedele infedele. Cioè: ci dev'essere un inizio, una transizione dalla fedeltà/infedeltà alla polifedeltà. Ecco: nel momento in cui si tradisce il proprio lui/lei con un'altra persona che successivamente diventerà un partner stabile, in quel preciso momento lì si è infedeli, mica polifedeli.

C'è un'opzione alternativa: far iniziare contemporaneamente tutte le storie. Ma, oltre a comportare alcuni problemi di tipo organizzativo, credo configuri la patologia.

Unknown ha detto...

Della serie, si tromba?
Mmh, non mi riesce di trovarci un difetto.
Voglio dire, qualcosa che va bene alle persone e fa incazzare il papa, non può essere una brutta cosa, per quanto le si sbagli il nome.

Danilo

Dira ha detto...

Ah beh, infedele no, ma polifedele... allora va bene.
LOL alla polifedele.

plutoschi ha detto...

brutta cosa cosmopolitan...

mich ha detto...

@ Silas Flannery, esistono manuali interi su siffatte patologie...!

@ danilo, in fondo che cos'è un nome? (cit.)

@ Dira, c'è una bella differenza ;-)

@ plutoschi, glamour, si tratta di glamour :D

plutoschi ha detto...

azz... quasi!

mgg64 ha detto...

no solo una cosa mi lascia perplessa...il lui di lei o la lei di lui si insomma chi viene tradito...le ha le corna o no? no per sapere...

mich ha detto...

mgg64, qualcuno mi suggerisce la definizione di 'policornuto'...

Anonimo ha detto...

polifedele... troppo facile. così assolviamo anche mastella.

LorenZo ha detto...

Mah, secondo me una/uno è libera di stipulare i "contratti" che più le aggradano, con o senza esclusiva. Però, se firma per fabbricare e consegnare in esclusiva un milione di bulloni per un milione di euro e poi invece ne consegna 800.000, quella è frode... la puoi anche chiamare poli-frode o ciampaluga o pittantiogo, se non mi dai gli altri 200.000 bulloni ti pago solo 700.000 euro, e gli altri 100.000 me li spendo a Montecarlo...
;-)

mich ha detto...

@ ghirigori, lui contava proprio su definizioni del genere!

@ lorenZo, non ho in effetti mai conosciuto nessuno firmare un contratto in cui si parlasse esplicitamente di 'polifedeltà'...

Gio ha detto...

"Chi a una sola è fedele,
verso l'altre è crudele ..."

Dal Don Giovanni di Mozart.

Questa è la mia filosofia di vita ;-)

mich ha detto...

@ gio, me la segno ;-)

Manina Futura ha detto...

Policornuto è davvero un aggettivo stupendo :-)

mich ha detto...

@ manina, c'è gente sveglia da queste parti!